Chi si ferma è … “salvo”!
La gestione consapevole del tempo fra te e le cose importanti della tua vita
Ultimamente ci svegliamo e la prima cosa che sentiamo e che leggiamo è relativa a questa complicata situazione, questa brutta pandemia chiamata con il nome di quello che è un po’ l’attuale “carnefice” nostro e delle nostre menti: #coronavirus.
I numeri, le statistiche, le zone interessate, l’economia, le problematiche annesse, aimè i morti, la salute nostra e delle persone che ci stanno a cuore, le persone che stanno male o sono a rischio sono inevitabilmente diventati i nostri pensieri e interessi giornalieri.
#iorestoacasa è diventato quasi un mantra nella vita di tutti noi.
Poi c’è giustamente il problema del fatto che ci fermiamo perché tutto si rallenta, il lavoro, l’economia e abbiamo la sensazione quasi surreale di un mondo immobile che guarda quello che sta succedendo, perché la vita e le nostre abitudini non sono più le stesse.
Certo che resto a casa e certamente dobbiamo restare a casa; dobbiamo fermarci in questo momento per il bene nostro e degli altri. Share on XMi dicono: Andrea, se ci fermiamo si ferma tutto e come ben sai: “Chi si ferma è perduto!”
Ne siamo sicuri?
Penso… A volte chi si ferma è “salvo”!
Sicuramente non siamo in un momento florido, prosperoso sotto molti punti di vista. Dobbiamo prenderne atto, ringraziare chi sta facendo di tutto per rallentare e arginare questa situazione; medici e infermieri in prima linea che, come angeli che hanno sempre vissuto fra di noi, ci stanno salvando da questa minaccia.
E noi? Come possiamo renderci utili e come possiamo trarre beneficio da questa situazione? Siamo davvero perduti?
Ognuno, con i suoi tempi e modi, fermandosi, ha la possibilità di riflettere attraverso la presa di coscienza, la responsabilità, la consapevolezza di ciò che ha fatto, di quello che sta facendo e ciò che è successo in relazione a ciò che deve fare per il bene di tutti e per il suo obiettivo qualsiasi esso sia.
Se la direzione è giusta, se ci sono stati errori e cosa ci hanno insegnato, se è questo quello che vogliamo veramente.
Quando ci si ferma si possono valutare nuove opzioni o modificare le strategie per le azioni da fare (anche se parzialmente): questo darà inevitabilmente origine ad un feedback che ti servirà a capire eventuali errori e spesso sì… ti insegnerà.
A volte il fermarci è sia la chiave, sia il momento migliore per potersi fare delle domande di qualità che ci aprono nuove strade o magari ci illuminano quella giusta.
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Questo ci aiuta a poter scegliere di gestire il nostro stato al meglio.
Abbiamo una grande occasione in questi giorni: capire ciò che vogliamo davvero, correggere il tiro, agire in modo differente a ciò che abbiamo già fatto, valutare per poi ripartire con un nuovo ritmo, magari una nuova direzione verso la nostra meta, quel desiderio generato da un’emozione che noi tutti abbiamo e che ci spinge all’azione.
E voglio darvi l’occasione di farlo in modo semplice e concreto, seguitemi: prendete carta e penna, scrivete le domande e rispondetevi, potrete anche sorprendervi.
È un allenamento costante, tutta la vita, ogni giorno, ogni momento è buono per fermarsi anche solo un attimo e riflettere. In quel momento possiamo domandarci, imparare, correggere, ripartire e perché no… sognare.
Quante cose succedono se ci fermiamo….
Ci sono diverse cose della vita che non tornano indietro, tra queste sicuramente: le parole, il tempo e le occasioni perse.
Siamo davvero sicuri che ci perdiamo fermandoci?
“Chi si ferma è perduto” sarà anche, ma qualche volta fermiamoci per non perderci mai più! Share on XAndrea Meacci
Professional Coach
Personal Trainer presso Four Fitness Palestre
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